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Cucinalkemika. Laboratorio di pensieri tramutati in cibo

Blogger 301 Redirect Plugin Cucinalkemika. Laboratorio di pensieri tramutati in cibo : 01/09/10 - 01/10/10

19 settembre 2010

HUMMUS DI BARBABIETOLE



Mi piace vivere in cucina, quando sono in casa. C'è tutto quello di cui ho bisogno: un angolo cottura, il frigo, il forno, una miriade di utensili (più o meno utili, ma comunque tutti lavorano per me),  l'isola con gli sgabelli per sfogliare qualche rivista, un divanetto (ormai occupato dai giochi di Viola) una biblioteca molto fornita di libri di cucina che leggo volentieri seduta al tavolo, mentre Viola disegna e canta. Quest'estate per rinnovare un po' l'ambiente ho sfruttato l'immenso balcone collegato proprio alla cucina. Ho allestito un angolo con un piccolo tavolo, un grande tappeto verde a fare da prato, le sedie, tante candele, e tante, tantissime piante di tutti i tipi quasi a creare un giardino pensile sul palazzo. Passavamo moltissimo tempo al rientro dal mare su quel tappeto. Oggi è giunto il giorno di metterlo in soffitta e di disallestire il piccolo paradiso. Ho avuto occasione di pensare, mentre mettevo via le cose, al momento che preferivo di più durante quelle giornate: guardare il tramonto con Viola. Non mi è mai piaciuto il tramonto, associavo quel momento ad un pensiero malinconico, quasi triste, al fatto di dover tonare a casa perchè era scaduto il tempo di giocare per strada... eppure rivivere con lei il saluto al sole facendo yoga sul tappeto e ammirando quelle lingue di fuoco che incendiavano il cielo, prima di dare posto alle stelle e alla luce delle nostre candele... è stato terapeutico!
Ho voluto rivivere quell'intenso colore rosa che tanto ci ha affascinate con uno sfizioso hummus di barbabietole che ha stupito anche il mio palato. Provatelo!


HUMMUS DI BARBABIETOLE

4 barbabietole precotte
5 cucchiai di succo di limone
1 spicchio di aglio
mezzo cucchiaino di sale
2 cucchiai di tahin (crema di sesamo che potete anche fare in casa come me)*

Sbucciate le barbabietole e tagliatele a cubetti, irroratele con il succo di limone e frullate tutto aggiungendo il sale e l'aglio con un frullatore. Unite la crema di sesamo e amalgamate per bene. Servite in ciotoline o a forma di quenelle (come ho fatto io in foto) decorando, se li avete, con semi di sesamo e riduzione di aceto balsamico.

* Per fare la tahin in casa: Tosta 150 gr di semi di sesamo e falli raffreddare (se li compri già tostati salta questo passaggio), mettili in un frullatore e inizia a triturare, pian piano aggiungi 100 gr di olio di semi (io uso quello di mais) ed ecco una deliziosa salsa tahin pronta che potrai utilizzare in mille modi, e che si conserva in frigo per almeno un mese.

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15 settembre 2010

MARMELLATA DI CIPOLLE ROSSE


















E se un giorno mi spogliassi di tutto? Non sono legata alle cose. Sì le cose sono belle, le cose fanno parte della nostra vita e ci permettono di fare tante cose. Ma io, io ho una specie di repulsione per l'affezione alle cose che non cambiano mai. D'altronde amo il cibo che è sempre mutevole e amo le stagioni, amo la natura, amo le giornate con il tempo instabile, amo il disordine, amo gli imprevisti, amo cambiare idea, amo il cambiamento. L'immutabilità mi annoia o peggio ancora mi crea ansia ed inquietudine. Agli oggetti, le cose, quelle sulle quali puoi scrivere "per sempre così" non do alcuna importanza se non quella legata all'uso che ne faccio. Anche i regali che mi piacciono tanto hanno lo stesso effetto. Ciò che li tiene di più in vita nella mia memoria è il ricordo della persona che me li ha donati, l'attimo indimenticabile in cui li ho ricevuti, ma poi... tutti in riga, tutti al loro posto per essere usati. Così devo dire l'unica cosa che conservo sono le marmellate, ma attenzione, non tanto a lungo. Ho come l'impressione che tutto sfugga e tenere da parte qualcosa... non serve, almeno per me. Così i libri ed i cd sono logori da quanto li ho usati, i piatti del primo servizio li uso ad ogni festa, le posate in argento le metto quotidianamente in lavastoviglie, il mio corredo va e viene dalla lavatrice allo stendipanni e così via. Io uso tutto e quando una cosa si rompe o mi stanca la riuso in altro modo, la trasformo e non mi dispiace separarmene se proprio è irrecuperabile. Quello che è certo è che non tengo nulla da parte perchè, se volessi spogliarmi di tutto, non avrei mai il rimpianto di aver aspettato il domani per fare una nuova esperienza.

Spogliarsi come cipolle e sentirsi leggeri.

MARMELLATA DI CIPOLLE ROSSE

1 kg di cipolle rosse sbucciate e affettate
200 gr di zucchero
200 gr di miele di acacia
100 gr di aceto balsamico
2 mele grattuggiate (con la buccia)

Ho messo le cipolle affettate in un contenitore con lo zucchero e il miele per tutta la notte a macerare. Il giorno dopo ho aggiunto le mele grattuggiate e l'aceto balsamico e ho cucinato circa 1 ora e trenta a fuoco basso finchè tutto il liquido si è assorbito e la marmellata aveva un aspetto cremoso. Ho invasato nei barattoli sterilizzati.

La userò per accompagnare il formaggio pecorino o il bollito, ma mio padre dice che sul pane è strepitosa!

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10 settembre 2010

SCIROPPO DI BACCHE DI SAMBUCO



















Sto chiamando con tutte le mie forze l'arrivo dell'autunno. E' la mia stagione, senza alcuna ombra di dubbio. A chi pensa ancora che il motivo stia nella malinconia, sbaglia.
E' per i suoi colori così caldi, suadenti, per le giornate più corte, profumate di mosto. Per cercarne qualche traccia negli ultimi brandelli d'estate, vado nei boschi, dove mi perdo a respirarne l'attesa, tra le foglie e l'imbrunire, il fruscio degli alberi e il nostro pic nic improvvisato.
Non vedo l'ora che il rosso invada le strade alberate della mia città, che le colline si tingano di oro e di verde e che il profumo di una pioggia fresca penetri in casa mentre mi godo l'ultima spremuta d'estate, un succo di sambuco selvatico.
Il rosso accompagnerà per tutto il mese la mia cucina per accogliere Mabon, il magico equinozio d'autunno, e voi, siete pronti a tingervi le mani con me?





















SCIROPPO DI BACCHE DI SAMBUCO

200 gr di bacche di sambuco già sgranate dai rami
400 gr di acqua
100 gr di zucchero
il succo di mezzo limone filtrato

Raccogliete il sambuco (attenti a non raccogliere le bacche sbagliate, il sambuco è un vero e proprio albero alto fino a 5 metri, mentre il suo similare velenoso si chiama sambuchella ed è un arbusto basso) scegliendo preferibilmente un posto internato, non sul ciglio delle strade.
Lavate le bacche e pestatele in una ciotola. Aggiungete metà dell'acqua e il succo di limone e lasciatele macerare in un contenitore di vetro per 24 ore coperto da un piatto. Aggiungete il resto dell'acqua e portate a bollore. Filtrate il tutto e aggiungete lo zucchero. Portate nuovamente a bollore. Imbottigliate ancora caldo, chiudete per bene e lasciate raffreddare. Conservate in frigo.
Per utilizzarlo: diluite una parte di sciroppo in quattro parti d'acqua e servite con ghiaccio e fettine di limone.

04 settembre 2010

Crackers mandorle e rosmarino



























Provate a farvi spaccare il cuore da una notizia. Così, in un giorno qualunque, quando pensate che la vostra vita vada avanti serena, provate, quando siete certi che in fin dei conti state facendo tutto regolarmente, che non state perdendo tempo, anzi, lo state usando nel migliore dei modi, state costruendo qualcosa per l'indomani o chissà, provate. Distoglierete per un attimo il pensiero dal vostro presente e sentirete il vostro cuore spaccarsi e frantumarsi, come un cracker, gettare lontano i suoi pezzi, fin sotto i vostri piedi. Provate per un attimo a proiettarvi nella vita di chi una vita, da un giorno all'altro, quasi non sa più cosa sia. Sentireste solo quel sordo rumore "crack" e poi... vi attacchereste con tutta la forza e la disperazione a quello che avete, ai vostri cari, alla vostra banale quotidianità pensando che in fondo è speciale, ma una cosa soltanto permettetemi di dirvela: non domandatevi il perchè, nessuno vi risponderebbe, perchè è questo il grande mistero che lega la vita e la morte.

Alle attese.

CRACKERS MANDORLE E ROSMARINO

270 gr di mandorle
1 cucchiaio di olio d'oliva
1 uovo
mezzo cucchiaino di sale fino
due cucchiai di aghi di rosmarino freschi

Tritate nel mixer le mandorle con il sale e il rosmarino senza farle diventare polvere, ma lasciando loro una leggera consistenza granulosa. Aggiungete l'olio e l'uovo e amalgamate formando un panetto. Stendetelo con il mattarello tra due fogli di carta forno, cercando di dare una forma rettangolare e sottile all'impasto. Potete tagliare già da ora le forme dei crackers. Bucherellate con i rebbi di una forchetta.  Infornate per 10-15 minuti a 175° finchè non le vedrete dorare. Togliete dal forno e giratele, infornatele per altri 5 minuti. Spegnete il forno e fatele asciugare al suo interno finchè non sarà freddo.

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