This page has found a new home

Cucinalkemika. Laboratorio di pensieri tramutati in cibo

Blogger 301 Redirect Plugin Cucinalkemika. Laboratorio di pensieri tramutati in cibo : 01/12/11 - 01/01/12

31 dicembre 2011

Panettone decorato


Per questo nuovo anno che arriva mi auguro serenità, la giusta dose che possa aiutarmi ad affrontare i nuovi impegni con determinazione e perchè no un pizzico, di leggerezza.
Mi auguro salute, forza e fiducia.
Non posso che ringraziare la vita per quello che mi ha già donato; quest'anno che sta scivolando via mi ha davvero regalato giorni indimenticabili, di quelli che ti danno rinnovato ottimismo per affrontare il presente.
Ho cercato di dimenticare i momenti bui, anche se sono convinta che servano per vedere meglio e indubbiamente, per quanti ce ne sono stati, si può dire che ora inforco un bel paio di lenti °-°.

Mi auguro di avere tempo da dedicare a questo spazio, mi auguro ogni giorno di poter essere una mamma su cui poter contare, anche per questo nuovo bimbo/a che nascerà a luglio.

Mi auguro di vivere così, semplice, come questo panettone scartato, decorato e rivestito a festa!

Tutto quello che desidero per me, lo auguro anche a voi con un sereno e sano 2012,
vi auguro di trascorrere i momenti più belli con i vostri cari.


Panettone decorato

1 panettone artigianale
1 confezione di panna fresca da 250 ml
1 cucchiaio di cacao zuccherato
50 gr di cioccolato fondente

Montate la panna ben fredda, aggiungete il cacao ed amalgamate. Scartate il panettone e decoratelo con la panna al cioccolato. Incartatelo di nuovo e decorate con un nastro a scelta. lasciate riposare in frigo.
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato e disegnate su un foglio di carta forno i numeri e le stelle o le candele (io ho usato una penna in silicone per decorazioni) e lasciate consolidare.
Staccate le decorazioni e abbellite il vostro panettone. Auguri!

Etichette: ,

22 dicembre 2011

Parrozzo abruzzese


In quest'ultimo mese molte bellissime novità mi hanno tolto tempo ed energie necessarie per aggiornare il blog, ma sono tornata e questo per me è davvero una conquista. 
Vorrei innanzitutto ringraziarvi di cuore per i vostri commenti e i pensieri carini che avete avuto nei miei confronti per la vincita del contest de La Cucina Italiana "Castagne al Desco". E' stata un'esperienza magnifica, nonostante molte difficoltà incontrate in un viaggio così lungo e la mia situazione fisica non proprio rosea...
Il primo premio mi ha colta di sorpresa, mi ero dimenticata che fosse un contest e non so se vergognarmene, ma tanto chi mi conosce sa che sono così. 
Vincere premi concreti come oggetti non è proprio quello che mi piace, anzi, io voglio avere meno cose possibili. Di questo contest la cosa più bella è che ho vinto due esperienze: una a Lucca con altre 25 blogger e una a Milano dove andrò presto, per trascorrere un giorno nella redazione de La Cucina Italiana e dove..., lo vedrete successivamente! 

Intanto però un mese è trascorso, è quasi Natale,
sotto il mio albero ci sono già doni inaspettati, doni che non scarterò perchè non possono essere confezionati... ma mi aspettano per essere vissuti!

Vi auguro di cuore un sereno Natale e vi lascio con una delle ricette più semplici del Natale abruzzese, il Parrozzo.


RICETTA DEL PARROZZO ABRUZZESE

Per due forme piccole da 19 cm di diametro

Ingredienti
6 uova
150 gr di mandorle non spellate
150 gr di semola rimacinata di grano duro
250 gr di zucchero
1 limone
1 fiala di mandorla amara oppure 7 mandorle amare

PER LA COPERTURA 
150 gr di cioccolato fondente

Accendete il forno a 150° (io ho usato il ventilato). Separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve fermissima. Mentre state per ultimare iniziate ad aggiungere lo zucchero un cucchiaio per volta fino ad avere una meringa soda, lucida e bianca. A questa aggiungete delicatamente i tuorli leggermente sbattuti. Amalgamate e unite le mandorle tritate finemente come una farina (le dolci + le amare se le avete). Unite ora il succo del limone e la buccia grattata. Amalgamate ancora il composto che sarà molto spumoso. Unite a pioggia la semola e infine la fiale di mandorla amara (se non avete usato le mandorle amare!).
Il composto inizierà a fare delle bolle, questo è sintomo che tutto è andato secondo i piani...
[Se gli albumi non si sono montati, andate avanti lo stesso, rimedierete alla fine con una bustina di lievito ; ) ]
Ora Imburrate e infarinate i tipici stampi a cupola di alluminio (quelli dello zuccotto) e versate metà del composto dentro ciascuno. Infornate per un'ora. Non sformate subito, ma lasciate raffreddare dentro lo stampo. 
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato e coprite il parrozzo facendo colare dall'alto il cioccolato e sistemando con un giro di spatola alla base. 

Servite con del liquore AURUM, un tipico liquore agli agrumi prodotto nella città di Pescara.



Dice Dante che là da Tagliacozzo, ove senz'arme vinse il vecchio Alardo, Curradino avrie vinto quel leccardo se abbuto avessi usbergo di parrozzo
                                                                                    Gabriele D'Annunzio

Etichette: ,

13 novembre 2011

Ferratelle salate alle castagne e rosmarino... io vado al Desco


Sono molto emozionata, ho tre bellissime novità davanti a me e vorrei condividerle con ognuno di voi.
Mi servirà del tempo per parlarvene con i miei mezzi, le ricette, gli ingredienti che meglio si sposano per raccontare queste emozioni che letteralmente non mi lasciano dormire dalla gioia.
Saprete aspettare?
Continua a leggere...»

Etichette: , ,

07 novembre 2011

Il mio dolce cappello da strega



Se sono più fata o strega? 
Sono una strega, sì e mi piace fare magie bizzarre.
Ma il vento impetuoso che ha spazzato lontano le nuvole grigie e messo in movimento le girandole mi ha strappato via il cappello. Ho deciso allora di confezionarmene una intera collezione personale... potrebbero esserci altre folate e una strega non può restare senza, perderebbe il suo potere!

Continua a leggere...»

Etichette: , ,

06 novembre 2011

Girandole dolci al miele e mandorle


Aria fresca, aria nuova.
Ci voleva questo nella mia vita. 
Me lo ero ripromesso all'inizio di quest'anno.
Tra mille cose belle, mille nuove esperienze e soddisfazioni si sono infilate cupe giornate,
le grigie nuvole tronfie hanno tentato di oscurare il mio lavoro,
la mia passione, la mia dignità.
E' arrivato il vento (ma volentieri avrei usato un bellissimo spillone di Paola, come lei suggerisce
a spazzarle via lontano dagli occhi e dai pensieri.
Continua a leggere...»

Etichette: ,

01 novembre 2011

Biscotti alla marmellata d'uva nera per Ognissanti














Per ogni più piccola festa o ricorrenza potrei scrivere un post, seppur breve, ma un post con una ricetta. 
Mia madre ha sempre un'idea dolce per le occasioni e se ti fermi a parlare con lei ne tira fuori altre dalla sua memoria di bambina, quelle che non sono scritte da nessuna parte, solo nei suoi ricordi.
Continua a leggere...»

Etichette: ,

29 ottobre 2011

Tempo di vendemmia in Abruzzo: mosto cotto, scrucchiata e mostaccioli



La vendemmia nella mia zona si è da poco conclusa. 
L'ultimo prezioso bottino di uva Montepulciano, caricato sui carretti a motore, 
ha sporcato di colore le nostre strade invadendo l'aria di un intenso odore di mosto.
Al solo sentirlo, si sono riaccesi in me tanti ricordi legati a questo speciale ingrediente, che riempie ancora oggi le nostre case e ci fa tingere le mani di blu come vecchi tipografi.


Partendo da un solo ingrediente sono riuscita a realizzare tre diverse ricette legate alla tradizione abruzzese: la marmellata di uva detta "scrucchiata", il mosto cotto ed i mostaccioli.
Adoro le ricette della tradizione perchè sono "A fuoco lento" e ti consentono di prenderti lunghe pause tra un libro da leggere in piedi e un tè dentro il quale puoi far galleggiare i minuti.


Mentre sfogliavo il ricettario tra le prime pagine, alla ricerca delle antiche ricette di casa,
mi sono ricordata che proprio la ricetta dei mostaccioli me l'aveva data, ormai 20 anni fa, un mio carissimo amico, Carlo. 
Fino a pochi anni fa avrei potuto trovarlo sui libri o all'università, avrei citofonato a casa sua e sua mamma mi avrebbe accolta tra una storia e una risata 
tra gli antichi cimeli di una famiglia storica del nostro paese in attesa che lui uscisse dalla sua stanza.
 Ora per trovarlo devi andare dove il tempo è scandito solo dalla forza della natura.

Continua a leggere...»

Etichette: , , , ,

01 ottobre 2011

Pesce al forno


 Se ripenso a questa breve estate vedo solo il blu tra i miei ricordi.
In ogni occasione in cui mi sono trovata, in ogni scatto c'era sempre qualcosa di blu.
Come per una sposa. 
Nonostante non sia mai stato il mio colore preferito, ho cominciato ad apprezzarne la serenità che emana e, avendone decisamente bisogno, ho deciso di fissare i miei ricordi legandoli indissolubilmente ad esso. Così mi posso tuffare in ogni istante in quelle acque segrete delle grotte di San Domino, tornare nei suoi ristoranti ad avvolgere sù spaghetti e risate, insomma, riavere un pezzo di paradiso quando già l'aria autunnale comincia a starti stretta per via del lavoro e dei pensieri.
Continua a leggere...»

Etichette: ,

03 settembre 2011

COUS COUS DI VERDURE AL VAPORE [FATTO IN CASA]



Questo caldo mi riporta indietro nel tempo, sulla scia dei miei viaggi in Nord Africa. 
Lavoravo tutta l'estate durante gli anni universitari per poi concedermi 10 giorni in inverno nei paesi che sognavo fin da quando ero bambina.
Questi viaggi mi hanno cambiato la vita.
Ancora adesso quando guardo le mie montagne, quando osservo il mare, quando mi perdo con la mente tra le curve dolci delle colline qui intorno, in quei colori io mi rivedo in "Africa".
Sono sempre più sicura del fatto che sia stato il mio migliore investimento e se sono questa oggi, in parte lo devo a queste esperienze passate.
La gente, le strade, le case, il pane, le luci, la musica, il fresco della sera, il the, i mercati, il Muezzin, gli alberghi, i compagni di viaggio sconosciuti, riaffiorano in un baleno e mi parlano, mi sussurrano sottovoce "ti ricordi?". 



Per celebrare questi ricordi ho pensato di cucinare un cous cous, (la prima volta che l'ho mangiato è stato in Egitto), partendo dalla base e facendolo in casa usando della semola di grano duro. E' stata una bella soddisfazione, nonostante il risultato finale sia decisamente occidentale, con il curry che mi ha regalato mio fratello, direttamente dal Marocco, posso dire di aver reso onore a questo piatto. 


COUS COUS DI VERDURE E CARNE AL VAPORE

per 4 persone

(per fare il cous cous)
250 gr di semola di grano duro
100 gr di acqua
olio d'oliva

(Per il condimento)
1 zucchina grande
1 pomodoro grande
2 patate
1 cipolla
carne a piacere (io ho usato delle polpette)
olio, sale, curry 


Dividete la semola in tre parti e versate una parte alla volta in un piatto fondo. Con 30 gr (dei 100) di acqua bagnate le dita e iniziate a far cadere le gocce d'acqua sulla semola. Mentre andate avanti con una mano, l'altra lavora per formare i grani grandi quanto desiderate. Quando l'acqua è terminata unite mezzo cucchiaio di olio d'oliva e sgranate bene con le dita.
 Mettete da parte e iniziate con con la seconda quantità di semola e acqua.
Quando tutto sarà pronto mettete su un piatto molto largo ad asciugare un paio d'ore.
[via La cucina Italiana, Agosto 2011]

Prendete ora una pentola vaporiera. Nella parte di sotto mettete molta acqua con le verdure e la carne (io ho preparato delle semplici polpette con carne macinata, uovo, pane raffermo e latte), un cucchiaio di olio, due di sale e due cucchiai di curry.

Nella parte di sopra mettete della carta forno e disponete il cous cous.
Lasciate cuocere 1 ora e trenta.

Mettete il cous cous in una terrina capiente, prendete un mestolo del brodo e versatelo sopra.
Ogni volta che si sarà assorbito versatene un altro. (io l'ho usato tutto era 500 ml)
Lasciate ancora a riposo e unite le verdure cotte e la carne.

Servite e sognate!


Etichette:

01 agosto 2011

CUPCAKES GELATO



Quale cibo mi rappresenta di più?
Direi decisamente un dolce.


E' la prima cosa che ho imparato a fare da bambina.
(la seconda è stata la pasta fatta a mano)


Sarei un dolce versatile e fresco, 
qualcosa che possa cambiare aspetto e gusto
senza mutare la sua essenza più vera, 
senza mutare il cuore.


Molti forse si fermerebbero all'aspetto esterno, 
coglierebbero piccole sfumature, 
senza darmi un'opportunità.



Altri invece mi metterebbero alla prova 
e scoprirebbero quanto ancora c'è in quel mondo
da scoprire.


A questi ultimi lascio che mi divorino piacevolmente fino alle briciole,
finchè si sentano appagati e sazi.


CUPCAKES GELATO 
(per 16 pezzi)

Avevo visto questa meravigliosa idea di cupcakes da Francesco, e l'avevo tenuta da parte in attesa di trovare delle piccole cialde gelato che si prestano bene a realizzare una forma non troppo generosa e stucchevole. Ho realizzato l'impasto di base recuperandolo dalla mia adorata Leila Lindholm nel libro "Pane, dolci e biscotti"e facendo piccole modifiche.

3 uova
170 gr di zucchero
50 gr di miele
1 bustina di vanillina o un cucchiaio di zucchero vanigliato
100 gr di burro fuso
100 ml di latte
210 gr di farina 00
2 cucchiaini di lievito in polvere
1 pizzico di sale
il succo di un limone

- cialde gelato già pronte
- gelato del gusto preferito

Montate lo zucchero, il miele, le uova e la vanillina finchè non avrete un composto piuttosto spumoso. Aggiungete il burro fuso, il sale e il latte ed amalgamate. Unite la farina e il lievito e continuate ad amalgamare gli ingredienti. Aggiungete il succo di limone e rimestate velocemente.
Versate due cucchiai di impasto nelle cialde e infornate a 180° per 20 minuti.
Sfornate, lasciate raffreddare e decorate con palline di gelato del gusto che preferite, magari bagnando un po' il cupcake con caffè o liquore o succo di frutta a scelta.






Etichette: , ,

28 luglio 2011

Albicocche sciroppate al limone e lavanda


Se l'amicizia è una forma d'amore 
allora a buon diritto posso essere considerata per molti un'amica,
 perchè io amo. 
Amo incondizionatamente. 
Non mi faccio domande, non mi assalgono dubbi, non giudico,  
perchè amo e non mi aspetto nulla.
 Per me questo è amore.


Tutto il resto è una mera convinzione di comodo, una finta impalcatura intorno al nulla, 
infatti alla prima incrinatura crolla come un castello di carte.

Quando ami un fiore, un animale, un uomo o una donna, un bambino, quando sei loro amico,
ti piace prendertene cura e in quel piacere trovi la gioia di questo amore.

Mi sono presa cura di queste albicocche che mi ha regalato la mia amica Matilda



Ricetta per le albicocche sciroppate al limone e lavanda


Ho preso una parte di acqua e il doppio dello zucchero (es. 100 ml di acqua+200 gr di zucchero) nel quale avevo fatto riposare per un paio di giorni dei fiori di lavanda lavati ed asciugati con cura.
  Ho unito allo zucchero e acqua la parte gialla della buccia di mezzo limone e
 ho fatto bollire lo sciroppo per pochi minuti.
Ho lavato le albicocche e le ho asciugate. Le ho messe in un barattolo senza schiacciarle e ci ho versato lo sciroppo precedentemente filtrato. Ho chiuso ermeticamente e ho fatto bollire il barattolo in una pentola piena d'acqua lasciandolo per 15 minuti dal momento dell'inizio del bollore. L'ho conservato al buio.
L'ho aperto dopo 20 giorni e lo conservo in frigo per una settimana. 


Etichette: , ,

08 luglio 2011

Frutti sciroppati di mirabolano porporino




Il pieno e il vuoto, le parole e il silenzio, come quest'albero e il cielo. 
Ho sempre amato il silenzio, più che uno stato è un luogo dove andare a ricaricare i pensieri, 
perchè anche quelli, si sa, lavorano più del dovuto.


E quando i pensieri si affollano, le voci si rincorrono tra le orecchie e i meandri del corpo, si infilano nei muscoli e ti rendono troppo inerme o troppo energica... non ti accorgi che da anni sopra di te, sopra la tua testa, sopra i tuoi pensieri c'è uno splendido albero color porpora che fa frutti dal sapore inaspettato.



Sono il perfetto equilibrio del sapore della ciliegia e della susina. 
Sono i frutti del Mirabolano Pissardii noto agli esperti come Prunus Cerasifera.
Li ho raccolti e lavati, messi in un piccolo barattolo aggiungendo un cucchiaio di zucchero e uno di grappa, ho poi sterilizzato il barattolo facendolo bollire 15 minuti in una pentola colma di acqua. 
Sono deliziosi, mi ricordano i piccoli frutti sotto spirito che mia mamma offriva alla fine di certe cene speciali, mentre tutti le facevano i complimenti per il cibo preparato con grande maestria.


La natura, ancora una volta, mi ha donato qualcosa di prezioso
 e mi ha ricordato di tornare più spesso nel silenzio, ad ascoltare.

Etichette: ,

25 giugno 2011

INFUSO DI FIORI DI TIGLIO



Al rientro dal lavoro corro a prendere a Viola e ci immergiamo in fretta nel verde del parco sotto casa, di corsa, per evitare che l'ultima ora d'aria aperta finisca o si trasformi in un'ora di coda al supermercato o tra le mura domestiche in attesa della cena. La cosa che adoro di più è stare sdraiata sull'erba ed osservare il cielo, come una gigantesca tela sulla quale gli aerei e le rondini disegnano infinite invisibili traiettorie dietro le quali mi perdo. La cosa che adoro di più è contemplare la natura.


Adoro sdraiarmi all'ombra dei tigli. Dalla fine di maggio ad oggi il profumo inebriante dei fiori di questi alberi ti fa sentire meglio al solo respiro. Non avevo mai pensato di poterli usare in cucina finchè proprio al parco ho conosciuto un anziano medico moldavo che mi ha parlato dei suoi benefici. Lo vedevo caricare il cestino della bici di sua nipote con una marea di fiori e pensavo che la bambina giocasse in casa con i fiori... invece mi ha raccontato di quanto proprio questi fiori siano utili per calmare la tosse e per distendere i nervi. 


Ho raccolto un po' di fiori e li ho sciacquati, poi li ho fatti seccare in cucina per un paio di settimane.
Oggi ne ho usato un cucchiaino in una tazza di acqua bollente Sembrava di bere il nettare, è una sensazione indescrivibile. Il profumo del tiglio non si trasforma al palato, rimane intatto come se masticassi i fiori ancora freschi, come se bevessi la sua essenza.



INFUSO DI FIORI DI TIGLIO

1 cucchiaino di fiori essiccati
250 ml di acqua
1 cucchiaino di miele

Metti i fiori in una tazza e versaci sopra l'acqua bollente. Lascia in infusione per 15 minuti. 
Filtra e dolcifica con il miele. 

Etichette: ,

15 giugno 2011

MARMELLATA DI FRAGOLE E ACETO E... LUMACHE FARCITE


In questi giorni ho prodotto una quantità industriale di marmellata. Non seguo più alcuna ricetta, ormai ho un solo e unico modo di lavorare, vado di getto cercando di capire quali ingredienti ho tra le mani.
Li assaggio crudi dopo averli puliti, sento la consistenza, valuto la freschezza e poi scelgo quanto zucchero o sale o aromi andranno ad abbracciarli per trasformarli. 
Nelle marmellate quello che mi attrae di più è il colore. Sono stata folgorata da una veloce visita in libreria dove facevano bella mostra tra i libri anche tanti barattoli di colori a dita. Come potevo ripetere quella sensazione di benessere che i colori accesi ti regalano lavorando nella mia cucina? Con la frutta... of course! 


Mi piace riscoprire la semplicità dei gesti, la colazione, una merenda semplice e sana, mi piace spalmare la marmellata come fosse colore sul pane, quel pane profumato che inonda casa e accoglie con un abbraccio i miei amori prima ancora di ricevere i miei baci.



Mi piace davvero andare lenta, eppure mi sembra di aver acquistato altro tempo.




MARMELLATA DI FRAGOLE E CREMA DI ACETO BALSAMICO

1,5 kg di fragole mature
250 gr di zucchero semolato
il succo di un limone
2 cucchiai colmi di crema di aceto balsamico

Lavate le fragole e togliete il picciolo. Mettetele intere in una pentola alta con il doppio fondo. Unite lo zucchero e il succo del limone. Fate cuocere per circa 1 ora e 15 minuti a fuoco medio girando spesso. Durante questo tempo togliete la schiuma bianca che si forma sulla superficie. 
Quando è pronta e la consistenza vi soddisfa unite la crema di aceto balsamico e mescolate per amalgamare. Invasate la marmellata ancora calda in barattoli sterilizzati, chiudete e rovesciate per creare il sottovuoto.


LUMACONI FARCITI

350 gr di farina 00
100 ml di acqua tiepida
60 gr di zucchero
1 cucchiaino di lievito secco di birra
1 uovo
3 cucchiai di olio di semi di arachidi
marmellata o crema spalmabile alle nocciole per il ripieno


fate una fontana con la farina e mettete sui bordi il lievito. Al centro il resto degli ingredienti e impastate per 10 minuti fino ad avere un impasto elastico e sodo. Aggiungete altra farina se appiccica. Fate lievitare in un posto al riparo dalle correnti per 1 ora e 30 minuti.
Riprendete l'impasto e lavoratelo di nuovo. Staccate dei pezzetti di pasta e  stendeteli per formare dei rettangoli. Al centro spalmate la marmellata o la crema di nocciole e arrotolate a forma di cilindro sigillando bene. Arrotolate i cilindri per dare la forma della lumaca e tagliate l'estremità della testa con delle forbici per creare le antenne. lasciate lievitare altri 30 minuti su una placca foderata di carta forno e poi cuocete 15 minuti a 200° nel forno preriscaldato.


Enjoy!


Etichette: ,

31 maggio 2011

Marmellata di ciliegie e cannella e... un nuovo design!


Nell'ultimo post vi avevo anticipato questo cambiamento... che ve ne pare? E' un capolavoro, soprattutto il logo, non trovate che si addica perfettamente al mio pensiero e alla filosofia di questo blog? Devo dire grazie ai Roberti [Roberta+Roberto] perchè hanno reso possibile un sogno, quello di dare a Cucinalkemika una "casa" più comoda e un aspetto più fresco! La nostra amicizia, nata via web, mi ha arricchita sotto ogni punto di vista e sapere che questo è solo l'inizio di un lungo percorso collaborativo mi fa fremere...

Perchè questa novità il 31 maggio? Oggi esce in tutte le edicole di Roma e Milano il trimestrale Milleidee, (e da domani in tutte le altre città d'Italia) e pensate un po'... c'è un lunghissimo servizio dedicato ad un lavoro realizzato da tre BLOGGER ABRUZZESI! Le tre blogger siamo io, la vulcanica Roberta e l'origamista Barbara alle prese con la realizzazione di una bomboniera a 6 mani! Lavorare insieme è stato davvero incantevole, scoprire le capacità di ciascuna e poterle applicare ad un unico prodotto mi ha dato molta soddisfazione.
Nel servizio, legate alla bomboniera troverete due mie ricette con la regina delle spezie, lo zafferano!

Proprio per inaugurare il mio nuovo design, questo spazio bianco pieno di luce, vorrei  donarvi un pdf che contiene 7 ricette realizzate con lo zafferano, dall'aperitivo al dolce, alcune già sul blog, altre inedite. Il pdf lo ha realizzato lo sta realizzando un mio carissimo amico (solo un po' di giorni e poi sarà pronto!), David, che ringrazio di cuore perchè le sue parole ogni giorno mi danno sempre una grande spinta per andare avanti e fare meglio! Per ricevere il pdf scrivete a: cucinalkemika@gmail.com

Vorrei che questo spazio diventasse anche per voi un giardino dove sostare anche per poco per condividere i miei pensieri e le ricette che ne scaturiscono. Passate a trovarmi,   soffermatevi sulle ricette, commentate se volete le mie parole, insomma usatemi, mangiatemi, proprio come questa marmellata di ciliegie e cannella, che si sposa divinamente con il suo pane al latte e ben si addice ad un momento conviviale!
Prego, accomodatevi, il blog è aperto!

MARMELLATA DI CILIEGIE E CANNELLA

1 kg di ciliegie
100 gr di miele millefiori
100 gr di zucchero semolato
il suco di un limone
un cucchiaino da caffè di cannella in polvere

Mettete in una pentola le ciliegie dopo averle aperte leggermente con il coltello (lasciate il nocciolo). Unite il miele, lo zucchero, la cannella e il succo di limone e lasciate cuocere a fiamma molto bassa. Togliete la schiuma ogni volta che viene a galla. Quando sarà abbastanza densa (circa 1 ora) mettetela su un setaccio (sotto il quale posizionerete una scodella) e togliete i noccioli (non gettateli-leggete sotto) con un cucchiaio. Raccogliete il succo nella scodella e unitelo alla purea rimasta sul setaccio. Invasate ancora calda nei barattoli (io ho riempito 2 da 200 gr).


BIBITA RINFRESCANTE
Raccogliete i noccioli ancora caldi dalla marmellata stesa sul setaccio e tuffateli in un litro di acqua. Lasciate raffreddare, filtrate e unite del ghiaccio e qualche fetta di limone prima di servire.



PANE AL LATTE
1 cubetto di lievito di birra
350 gr di farina manitoba
200 gr di semola rimacinata
300 ml di latte intero
90 ml di olio d'oliva
20 gr di zucchero
10 gr di sale

Sciogliete il cubetto di lievito e lo zucchero nel latte tiepido e unitelo alle farine messe a fontana (oppure usate l'impastatrice). Aggiungete l'olio e cominciate ad impastare. Unite il sale e amalgamate il tutto impastando per circa 10 minuti finchè avrete un impasto sodo ed elastico. Create una palla e lasciate lievitare per un'ora. Riprendete l'impasto e dividetelo in tante palline che metterete in una teglia coperta di carta forno. lasciate lievitare di nuovo per un'ora. Spennellate con tre cucchiai di latte e infornate a 220° per 15 minuti statico.

Etichette: ,

25 maggio 2011

CIOCCOLATINI ALLA CREMA DI ZAFFERANO



Mi godo gli ultimi giorni "in rosa" qui, su questo spazio che amo come un giardino segreto. Questo colore di fondo del blog che tanto fa parlare, [e mi rendo conto che va contro ogni regola della leggibilità sul web], è la mia impronta. Il rosa è il colore alchemico per eccellenza, celebra quella unione perfetta tra il bianco e il rosso, il maschio e la femmina, sottolinea il matrimonio tra le mie parole e il cibo che ne viene fuori.


Il rosa sono io, me, bu, cucinalkemika.


Ma come in una casa reale è bello rinfrescare le pareti, creare inoltre nuovo spazio per gestire tutto quello che nel frattempo è cresciuto: l'esigenza di condivisione. 


Proprio dalla condivisione dei miei progetti, dei miei desideri, con quelli di Roberta e con l'inestimabile supporto tecnico del suo Roberto... io cambio arredamento. 


E adesso che faccio? vi lascio così? Manca solo una settimana e poi... la porta sarà di nuovo aperta a tutti. Ho tante novità da raccontarvi, ho un piccolo regalo "con il nastro giallo zafferano"...


Intanto mi preparo, un bel vestito, buona musica e tanti golosi cioccolatini con la regina delle spezie, proprio come quando gli ospiti arrivano e si intrattengono con un delizioso piccolo assaggio di quello che la padrona di casa ha preparato da offrire/raccontare/condividere. 


CIOCCOLATINI ALLA CREMA DI ZAFFERANO


Ingredienti per circa 20 pezzi:
100 gr di buon cioccolato bianco
100 gr di panna montata
10 gr di burro
un cucchiaio di zucchero a velo
1 bustina (anche due) di zafferano
200 gr di buon cioccolato fondente


Sciogliete a bagnomaria il cioccolato bianco. Amalgamate lo zucchero a velo nel burro ammorbidito riducendolo come una pomata. Amalgamate al cioccolato fuso. Unite infine la panna montata delicatamente. Lasciate rassodare un paio d'ore in frigo.
Sciogliete ora a bagnomaria il cioccolato fondente e con un pennello spennellate le formine dei cioccolatini creando uno strato che farete asciugare in frigo. Dopo dieci minuti spennellate di nuovo per creare lo spessore desiderato dei cioccolatini e rimettete in frigo. Prendete il composto di cioccolato bianco e zafferano e riempite con un cucchiaino i gusci di cioccolato. Fate rapprendere in frigo per 20 minuti. Coprite la base dei cioccolatini togliendo via il cioccolato in eccesso e rimettete in frigo. Mettete nei pirottini al momento di servire (sempre se ci arrivano ai pirottini!)

Etichette: , ,

12 maggio 2011

DOLCI E SALATI CON LE FRAGOLE




Quando mangio le fragole il tempo si ferma. Mi prendo quegli attimi che sembrano eterni per poter sentire il loro profumo riempire il naso e trasferirsi sotto il palato. Le fragole mi regalano tempo per pensare. Se intorno c'è caos, se sono in piedi, indaffarata, se sto seguendo più cose con lo sguardo e con la mente, se voglio allontanarmi senza spostarmi... io ho la mia pozione.

Conosco molti cibi che una volta assaporati mi trasportano indietro nel tempo, mi raccontano storie, bisbigliano mentre cerco di gestirli a dovere, ma le fragole fanno qualcosa di più, mi fanno rallentare.

Voglio vivere lentamente, celebrare la lentezza ogni giorno perchè invece di staccare la spina ho scoperto che è forse questa la tattica migliore per godere di tutto quello che accade durante la giornata, per ottimizzare il tempo senza strafare, per avere continua energia.

Io assaggio e mordo, rallento, rinasco, apro gli occhi e mi sembra di aver vissuto di più, con un cestino di fragole che aspetta ancora il suo turno, ma prego, avanti, io ho tempo.


INSALATA DI FRAGOLE E RUCOLA

E' nata per svuotare il frigo, poi me ne sono innamorata!

Ingredienti:

Fragole
Rucola
Scaglie di Grana Padano
Crema di aceto balsamico
Olio
Sale

Lavate per bene le fragole e la rucola, tagliate entrambe nel modo che più vi piace e mettete in una terrina. Condite con dell'olio emulsionato con sale e crema di aceto balsamico (riduzione di aceto che si acquista già pronta). Spargete delle scaglie di Grana e aggiungete se vi piace dell'altra crema di aceto. (Conditela solo poco prima di servirla) Servite fresca.



MUFFIN SALATI AL CAPRINO E FRAGOLE
Avevo una vecchissima ricetta di muffin con caprino e zucchine ho provato a variare utilizzando le fragole e il risultato è stato ottimo per un antipasto!

Ingredienti: (per 7/8 grandi muffin - o per 24 piccoli)
10 fragole
100 gr di formaggio fresco di capra
150 gr di farina integrale
1 uovo
60 gr di olio d'oliva
80 gr di latte
sale
3 cucchiai di lievito per torte salate

Lavate le fragole, tagliatele a cubetti e fatele scolare. In una terrina ammorbidite il formaggio di capra e scioglietelo allungandolo con il latte freddo; mescolate con l'olio, l'uovo, il sale. Unite i pezzetti di fragole. Aggiungete ora la farina e il lievito e mettete il composto in pirottini di silicone (meglio) o in quelli di carta (non sono contenta della loro cottura con questo tipo di pirottino).
Cuocete per 20-25 minuti a 180°.


BAVARESE DI YOGURT E FRAGOLE
Ormai faccio lo yogurt in casa, quei vasetti di vetro in frigo mi chiamano, sanno darmi molto più di una semplice colazione e o uno spezzafame, li ho messi alla prova!

Ingredienti (per due porzioni - 2 formine)

150 gr di yogurt bianco
3 cucchiai colmi di ricotta di mucca
3 cucchiai di latte
2 fogli di colla di pesce
4 fragole
(non ho usato zucchero, ma se vi piace potreste sciogliere un po' di miele nello yogurt prima di usarlo)

Mettete i fogli di colla di pesce in un po' di acqua fredda e lasciateli ammorbidire. Intanto passate in un passino la ricotta per farla diventare cremosa. Ora amalgamate la ricotta nello yogurt mescolando bene. Scaldate il latte e fate sciogliere (anche sul fuoco molto basso) i fogli di gelatina che avete tolto dall'acqua e avete strizzato (l'acqua va gettata). Fate raffreddare e unite al composto.
Lavate le fragole e affettatele. Mettete le fettine sulle pareti delle vostre formine e poi riempite le formine del composto di yogurt e ricotta. lasciate in frigo a rassodare per 3 o più ore.
Servite con della salsa di fragole.


GELATO ALLE FRAGOLE

Volevo prepararmi una granita, ma mi sono addormentata!

Ingredienti (per 6 persone)
200 ml di acqua
100 gr di zucchero
il succo di un limone
400 gr di fragole

Lavate le fragole. Fate bollire l'acqua con lo zucchero e il succo di limone. Versate nel mixer e unite le fragole lavate e tagliate a pezzi, frullate. Mettete il composto in un recipiente basso e rettangolare (le teglie di alluminio sono ok!). Ora da procedura dovreste nell'arco di 4 o 5 ore girare ogni ora il composto e poi raccogliere la granita e servirla (è di un colore rosso fuoco).

Ma... era molto tardi, mi sono addormentata! Il giorno dopo avevo un mattone di ghiaccio rosso. L'ho tagliato a cubi e l'ho messo nel frullatore per pochissimo, il tempo di amalgamare il tutto.
Si raccoglieva come un gelato! (so di non aver inventato nulla, semmai non ho buttato!)



TAGLIATELLE DI CREPES E FRAGOLE
Ho fatto le crepes domenica, ma ne sono avanzate un po'...

Ingredienti (per 7 crepes) - 2 piccole porzioni

1 uovo
60 gr di farina
1 noce di burro fuso
125 ml di latte
1 cucchiaio scarso di zucchero

Stemperate la farina con il latte a filo, unite l'uovo, lo zucchero, il burro fuso mescolando con la frusta.
lasciate riposare almeno 30 minuti. Cuocete le crepes.
Arrotolatele come per fare dei cannoli e tagliatele formando tanti rotolini che srotolerete formando le finte tagliatelle. Ripassatele in padella con un po' di burro per insaporirle.
A parte frullate delle fragole con un po' di miele e un paio di cucchiai di vino bianco. mettete sul fuoco e fate stringere poco tempo. Versate sulle tagliatelle.

Etichette:

09 aprile 2011

TORTE IN ...TAZZA!



Le giornate si sono allungate. Non mi riferisco alla luce del sole.

Le mie giornate sono diventate interminabili. La mia vita sta prendendo pieghe inaspettate, spaventose e allo stesso tempo meravigliose, ricche, stimolanti, creative, collaborative... In me si alternano sentimenti che cercano di avere la meglio ad altri che soccombono e se fino a pochi giorni fa lottavo per scacciarli, adesso, da quando hanno anche pensato bene di intrufolarsi tra le lenzuola e suggerirmi cose nel sonno, sussurrarmi all'orecchio cosa è bene e cosa è male, adesso, adesso ho detto loro: prendetemi.

Legatemi, pietrificatemi e poi scioglietemi, fatemi sentire un lungo brivido lunga la schiena, fatemi venire tutti i dubbi di questa terra, lasciatemi piangere e poi ridere di gioia, assalitemi, toglietemi il sorriso e poi datemi  una forza sovrumana, attraversatemi e lasciatemi spossata, ma state con me, perchè questo è sentire, questa è vita.

Così, da quando li ho lasciati liberi di agire non mi tormentano più, li capisco, fanno il loro dovere, devono dare un pizzico di pepe alle mie giornate, devono dare senso a questa esistenza sulla terra in questo corpo di donna, adesso, in questa vita. E allora state con me, squarciatemi il cuore e lasciatemi credere che è inutile domandarsi se sia giusto o sbagliato, adesso è il momento di fare.

Voglio allungare il tempo per riempire i ricordi con tutte le sfumature di quello che sto vivendo, voglio gustarmi ogni più piccolo pezzo di questo film, come queste confortanti torte in tazza da fare al microonde quando anche voi, come me, durante una pausa da soli, amate immaginare i vostri sogni sul fondo di una tazza.






TORTA IN TAZZA AL CACAO

4 cucchiai di farina
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di cacao amaro
1 uovo
3 cucchiai di latte (o acqua)
3 cucchiai di olio di oliva

Con questa dose riuscite a riempire una tazza da latte molto capiente. Se osservate la mia foto, io con queste proporzioni ho riempito due di quelle tazze bianche basse. Mettete tutti gli ingredienti nella tazza o in una piccola ciotola e amalgamate. Versate nelle tazze e cuocete direttamente in microonde a 750w per 3 minuti.
Ho provato anche a farla con due cucchiai di uovo sbattuto invece dell'uovo intero, ma non è cresciuta granchè, in quel caso se vi va di provare con poco uovo per questioni alimentari, mettete la punta di un cucchiaino di lievito per dolci.

TORTA IN TAZZA AL CAFFE' (la mia preferita!)

4 cc di farina
4 cc di zucchero
2 cc di caffè solubile
1 cucchiaio di caffè espresso o moka
1 uovo
3 cc di latte
3 cc di olio di semi

Sciogliete il caffè solubile nel latte, e poi mettete tutti gli ingredienti insieme amalgamando per bene. Versate in una grande tazza o in una paio piccole e cuocete a 750w nel microonde per 3 minuti.
Questa versione è più umida.

Se ne avete fatte diverse e le avete messe in barattolini o piccole tazze e vi avanzano, riscaldate 30 secondi e il giorno dopo saranno come appena sfornate!

Etichette: , ,

27 febbraio 2011

CONSERVARE L'INVERNO CON IL SALE


A proposito dei miei buoni propositi... ve li ricordate? Io ci penso ogni giorno e sono davvero soddisfatta, una volta tanto mi sto davvero impegnando per portarli avanti. Nella lunga lista c'è anche questo: mettere un po' di sale in più in tutto ciò che faccio. Da tempo Andrea lamentava la carenza di sale nella mia cucina, un giorno mentre mi diceva per l'ennesima volta la stessa cosa ho avuto una specie di illuminazione: ma se la mia cucina è frutto del mio essere, se ogni volta proietto nei piatti quello che sento... allora... manca qualcosa! Manca del sale. Manca un po' di carattere. Manca il mio pensiero critico, manca la mia posizione chiara. Manca. Allora ci metto più sale, e ci metto tanta determinazione e convinzione, un pizzico di sana follia e facciamo anche qualche ettogrammo di consapevolezza che non guasta. Voglio suggellare queste decisioni, voglio conservare questo passo avanti, lo metto in un barattolo con il sale e con i colori di questo lungo inverno.

SALE AROMATICO

Sale grosso
Spezie fresche (io ho usato timo, rosmarino, salvia e mirto)

Ho raccolto molto rosmarino, salvia e timo, poi ho acquistato del mirto fresco. Ho fatto vari esperimenti:
1) Ho frullato il sale grosso con le foglie di salvia fresca, ne è venuto fuori un sale fino verde brillante (quello al centro nella foto). Siccome le foglie erano fresche il sale è un po' umido e mi tocca ogni tanto romperlo un po'. Lo uso sull'insalata e sulla pasta.

2) Ho fatto seccare le spezie fresche e lavate nel microonde 3 minuti a 650w e le ho triturate grossolanamente con pochi colpi di frullatore dove le avevo aggiunte al sale grosso. Le uso per insaporire la carne arrosto.

3) Ho usato un po' delle spezie essiccate triturandole con le mani e unendole al sale grosso. Le uso per le patate.


ARANCE SOTTO SALE

Arance bio
Sale grosso
Pepe rosa
Alloro

Ho preso delle arance biologiche, le ho lavate per bene e le ho affettate. Ho sterilizzato dei barattoli bassi e larghi e vi ho messo le fette di arancia alternandole con pepe rosa, foglie di alloro e sale integrale grosso. Le userò per cuocere al forno il pesce al cartoccio o per accompagnare delle verdure stufate.


FILETTI DI ARANCE SOTT'OLIO

Arance bio
olio d'oliva
pepe rosa

Mentre tagliavo le fette di arancia da mettere sotto sale, alcune fette si sono rotte e mi sono detta... queste somigliano a filetti di acciuga! Le ho inserite in un barattolino piccolo sterilizzato, ho aggiunto dell'olio di oliva e dei grani di pepe rosa (bacche più che pepe) che ha raccolto la mia amica Roberta! Li userò per accompagnare dei formaggi stagionati.



OLIVE NERE SOTTO SALE

1 kg di olive
200 gr di sale integrale grosso
La buccia di un'arancia (solo parte arancione)
2 cucchiai colmi di semi di finocchietto
2 spicchi di aglio in camicia

Sono stata in campagna con Viola e mio padre all'inizio del mese e c'erano campi immensi abbandonati (o quasi...). Gli ulivi ancora carichi di queste gocce di puro oro... le abbiamo raccolte e le abbiamo messe in una grande vaso di vetro, con sale grosso, buccia d'arancia, finocchietto secco e aglio in camicia. Ogni giorno vado a scuoterle e sono quasi pronte a distanza di 25 giorni. Le ho tenute finora fuori in balcone, al freddo ma non al sole. Le servirò accompagnandole a degli antipasti con bruschette.

Etichette: ,

Cucinalkemika. Laboratorio di pensieri tramutati in cibo : 01/12/11 - 01/01/12

This page has found a new home

Cucinalkemika. Laboratorio di pensieri tramutati in cibo

Blogger 301 Redirect Plugin